Humanart 2015 “l’ARTE ALLE SOGLIE DEL GIUBILEO”

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16 ott Humanart 2015 “l’ARTE ALLE SOGLIE DEL GIUBILEO”

l’Associazione AR.CO., in collaborazione con l’Associazione Culturale AMI.BE.C. (Amici Beni Culturali), ha il piacere di presentare HUMANART 2015, “l’ARTE ALLE SOGLIE DEL GIUBILEO”, Esposizione d’Arti Visive, per sostenere attraverso il linguaggio dell’Arte un messaggio di speranza nel rinnovamento e la diffusione dei valori umani, in un appuntamento importante come il GIUBILEO, voluto fortemente da Papa Francesco “Ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della misericordia” annuncia il Santo Padre.
L’Arte, nella sua evoluzione moderna, non racconta semplicemente la storia dell’umanità, con la sua bellezza non produce semplicemente emozioni, non nutre semplicemente i nostri sensi ma rappresenta il più elevato baluardo allo sviluppo dei rapporti fra  i popoli. Ha il compito di alleviare le sofferenze dell’umanità; con le sue cromie, fa bene alla vista, alla mente, allo spirito e ai sentimenti, e dovrebbe essere maggiormente coinvolta in tutte le manifestazioni, poiché è un efficace mezzo di comunicazione non verbale tra uomo e uomo, tra popolo e popolo, attraverso tutti i colori, per intonare un inno alla vita, dove serenità e solidarietà siano il fondamento di una convivenza civile sempre più progredita. “La destinazione dell’arte del nostro tempo è di tradurre dalla sfera della ragione alla sfera del sentimento la verità che il bene della gente è nell’unione e di instaurare in luogo della violenza attuale quel regno di Dio, cioè quell’amore che si presenta a noi tutti come fine supremo della vita dell’umanità. Può darsi che in avvenire la scienza rivelerà all’arte nuovi, ancora più alti ideali, e che l’arte li realizzerà ma nel nostro tempo la destinazione dell’arte è chiara e ben determinata. Il compito dell’arte è la realizzazione dell’unione fraterna degli uomini” Tolstoj.
L’esposizione d’Arte Contemporanea, composta da oltre 100 opere di Artisti affermati provenienti da tutta Italia, avrà luogo presso le suggestive Sale del Bramante di Roma, un tempo studio dell’ illustre architetto del 500’, Donato Bramante, dove diede inizio  a un  nuovo linguaggio architettonico che dominò tutto il Cinquecento. Dallo studio dei monumenti antichi trasse spunto per il tempietto di S. Pietro in Montorio (1502), definito «il Partenone dell’epoca e il frontespizio dell’architettura cinquecentesca». Segue la solenne armonia del chiostro di S. Maria della Pace, sintesi delle più pure forme rinascimentali. Nel 1506 Giulio II, lo incaricò della ricostruzione della basilica di S. Pietro. Per incarico del pontefice H. ideò il palazzo di Giustizia o dei Tribunali in via Giulia e curò la sistemazione dei Palazzi vaticani e in particolare dei due cortili di S. Damaso e del Belvedere, quest’ultimo dominato dall’ardito nicchione, prezioso esempio d’inventiva e di scenografica armonia. Della sua attività romana resta inoltre testimonianza nell’abside di S. Maria del Popolo, nel palazzo della Cancelleria, di controversa attribuzione, e in altre opere minori sulla cui paternità i pareri sono discordi.
L’ evento è curato da Mara Ferloni (Critico d’arte), Pia Parodi Direttore Artistico dell’Ami.be.c.  (Amici Beni Culturali), con il patrocinio del Comune di Roma.